
Ospiti a cena? Ecco un’idea per un succulento secondo piatto: il filetto di maiale con mostarda al tartufo e crema di zucca. La dolcezza della crema di zucca incontra la mostarda di frutta di tartufo bianco sul filetto di maiale in una esplosione di sapori che conquisterà tutti i palati! La mostarda al tartufo bianco è ottima anche con il bollito di carne, vedi la ricetta qui

Difficoltà
FACILE

Tempo
20 min

Persone
4
Ingredienti
• 600g filetto di maiale
• 10 pz scalogni
• 400g zucca
• 1 vasetto di mostarda al tartufo bianco 100g
• 1l brodo vegetale
• olio di oliva Q.B.
• sale e pepe Q.B.
• 50g tartufo bianchetto
PREPARAZIONE



1. Tagliare gli scalogni a metà (1) e trasferiteli in una padella antiaderente e fateli soffriggere con l’olio. Fateli cuocere a fiamma alta per 3/4 minuti fino a bruciarli (2) e, successivamente, aggiungete il brodo vegetali (3).



2. Aggiungete il sale (4) e abbassate la fiamma e cuocete per 10 min con coperchio (5). Tagliate lo scalogno in piccole fettine (6).



3. Soffriggete la cipolla nell’olio (7) nel mentre tagliate la zucca in cubi (8) e trasferitela nella padella (9).



4. Condite con il sale (10) e aggiungete il brodo vegetale e cuocete per 15/20 minuti (11). Una volta cotta la zucca, trasferite il composto in un contenitore e frullatelo con un mixer a immersione (12).



5. Salate (13) e pepate (14) la carne e aprite la mostarda al tartufo bainco (15).



6. Spennellate la carne con la mostarda al tartufo (16) e fatelo cuocere in padella con un filo d’olio (17) girando la carne su tutti i lati (18).



7. Dopo 20 minuti, dopo aver raggiunto un colore rossastro (19) la carne è pronta per essere tagliata e impiattata (20). Versate la crema di zucca sul piatto e iniziate con l’impiattamento (21).



8. Spennellate sul piatto la mostarda al tartufo bianco e aggiungetevi la carne (22) , lo scalogno bruciato (23) e qualche fetta di tartufo bianchetto per guarnire il piatto (24).

Mauro Urso
Chef
Classe ‘88, chef toscano. Ha lavorato nei più noti ristoranti stellati toscani , tra cui l’“Ora d’aria” a Firenze e l’“Osteria del vicario” a Certaldo e l’“Io osteria personale”; la sua curiosità lo spinge a viaggiare e lavorare in varie cucine della Svizzera, dell’Australia e dell’Inghilterra. Il suo spirito curioso ed innovativo porta in cucina piatti ricercati e creativi, un viaggio alla scoperta dei sapori genuini e fantasiosi.