Qualche idea per un antipasto finger food suggestivo e particolare a base di miele al tartufo e formaggio? Vi proponiamo un piatto d’effetto e molto sfizioso: miele al tartufo bianco Savitar,caprino e croccanti fiori zucca. Il segreto di questo piatto? Materie prime di qualità. Una ricetta primaverile e velocissima! Assolutamente da provare!
Difficoltà
FACILE
Tempo
10 min
Persone
4
Ingredienti
PREPARAZIONE
1. In una ciotola mescolate la farina e la maizena (1) e aggiungere il lievito (2). Aggiungete la birra per fare una pastella (3).
2. Mescolate con una frusta, fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi (4) . In un’altra ciotola preparate il caprino morbido (5) e tritate a parte le erbette aromatizzanti (in quetsa ricetta abbiamo utilizzato il timo limone, la salvia e il rosmarino) (6).
3. Cospargete le erbette nel caprino (7), mescolate il tutto (8) e insaporite con del sale e il pepe (9).
4. Versate l’olio di girasole in un tegame e portatelo a ebolizzione (10). Nel frattempo occupatevi della pulizia dei fiori di zucca: staccate delicatamente il gambo e tirate via sia i pistilli esterni che il bocciolo interno e lavateli (11) e utilizzando delle pinze, rigirateli nella pastella in modo da ricoprirli interamente (12).
5. Immergete nell’olio bollente (13) e friggeteli pochi per volta (14). Quando risulteranno ben dorati, girateli (15) e proseguite la cottura anche dall’altro lato.
6.Utilizzando una schiumarola estraeteli dall’olio e posizionateli su un foglio di carta assorbente (16). Una volta pronti i fiori, preparate una quenelle di caprino per l’impiattamento (17) e adagiatela sul piatto e ponetevi sopra il fiore di zucca croccante (18).
7. Aprite il miele al tartufo bianco Savitar e con un cucchiaio mescolate il composto per amalgamare il tartufo (19) successivamente guarnite il piatto con il miele al tartufo bianco Savitar (20).
Mauro Urso
Chef
Classe ‘88, chef toscano. Ha lavorato nei più noti ristoranti stellati toscani , tra cui l’“Ora d’aria” a Firenze e l’“Osteria del vicario” a Certaldo e l’“Io osteria personale”; la sua curiosità lo spinge a viaggiare e lavorare in varie cucine della Svizzera, dell’Australia e dell’Inghilterra. Il suo spirito curioso ed innovativo porta in cucina piatti ricercati e creativi, un viaggio alla scoperta dei sapori genuini e fantasiosi.