Un’accoppiata estiva gustosissima che unisce il sapore fresco del melone, il dolce del prosciutto e le note profumatissime della saba al tartufo bianco. Un consiglio velocissimo per guastare la saba al tartufo bianco!

 

Di origini antichissime e di tradizione emiliana e sarda si ottiene un prodotto caratteristico della locale gastronomia contadina: la Saba. Chiamato anche “mosto cotto d’uva” si ottiene cuocendo il succo dell’uva appena spremuta fino alla riduzione in uno sciroppo denso e zuccherino da una lenta cottura sul fuoco: una specialità della cucina tradizionale italiana che proponiamo al tartufo bianco.  Denso, profumato e dal colore scuro, il suo sapore è dolce, il suo profumo gradevole e leggermente tostato con le note delicate del tartufo bianco. I contadini utilizzavano questo prodotto sia per pietanze dolci che per insaporire piatti semplici.

Come si usa la Saba al tartufo Bianco?

Oggi la Saba è rimasto un prodotto utilizzato nelle cucine regionali come condimento o per la preparazione di dolci tradizionali. Un prodotto ricercato a dal sapore intenso da abbinare con i formaggi, affettati, insalate o sulla frutta fresca.